Il Parco dei Saperi a Palazzo Biscari, Mirabella Imbaccari
Conosciuto come il “Castello” di Mirabella Imbaccari (Catania), il Palazzo Biscari è stato ceduto, con atto notarile del luglio 2014, alla Fondazione Me.S.S.In.A. dalle Suore Dorotee di Santa Paola Frassinetti, che lo hanno gestito per più di un secolo.
Il complesso monumentale apparteneva, infatti, fino ai primi anni del Novecento ai Principi Paternò Biscari di Sicilia. Gli ultimi eredi di tale dinastia, a seguito di una profonda conversione religiosa, sciolsero le promesse matrimoniali e, prima di prendere i voti, decisero di donare tutti i propri beni. La residenza di Mirabella Imbaccari fu donata alle suore dorotee, presso le cui scuole aveva studiato la principessa Angelica.
I Principi, prima di abbandonare la vita mondana e quindi anche Mirabella, chiesero alle suore Dorotee, con profetica contemporaneità, di operare per lo sviluppo di quel territorio. Così le suore, esperte di lavorazioni di pizzo a tombolo, trasferirono i loro saperi alle donne del luogo. Per molti decenni successivi l’economia del territorio fu centrata sull’agricoltura (come molte aree interne della Sicilia) e sulla produzione al femminile dei pizzi a tombolo divenuti famosi nel mondo.
Fenomeni di globalizzazione e la meccanizzazione dei processi produttivi hanno reso non competitivi, nelle forme organizzative tradizionali, entrambi questi settori economici.
Le suore Dorotee, volendo reinterpretare in termini contemporanei la propria “vocazione” e desiderando fino in fondo onorare la volontà dei Principi, nel 2014 hanno scelto di donare il complesso nobiliare, chiedendo alla Fondazione di contribuire a fare del Palazzo un “bene comune” propulsore di sviluppo umano del territorio.
In coerenza con le finalità del Fondo, la Fondazione Me.S.S.In.A. ha trasformato Palazzo Biscari nel “Parco dei Saperi”, nodo internazionale dell’infrastrutturazione educativa a rete denominata “I Parchi della Bellezza e della Scienza”.
Il Parco dei Saperi è anche sede di una installazione permanente di arte contemporanea dell’artista Gianfranco Anastasio. Un’opera unica che abita il palazzo e che conduce attraverso un percorso di filosofia della scienza in cui fisica, materia, colore, immaginazione arte e scienza incrociano i propri linguaggi traducendosi (anche) in bellezza pura.
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