Immersi nelle immagini per potenziare l’attenzione visiva. I laboratori di Ri-connettersi

Sono partiti il 25 novembre i laboratori “interattivi” per i bimbi con DSA nell’ambito del progetto Ri-Connettersi, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, implementati e curati da un team di ricercatori dell’Istituto IRIB-CNR di Capo Peloro a Messina, che è fra i partner del progetto.

In questa prima fase sono alcuni i bimbi fra gli otto e i nove anni con disturbo dello spettro autistico (DSA) che, ogni giovedì, prendono parte al laboratorio: una parte nella mattinata e una parte nel pomeriggio, ma i gruppi poco a poco saranno più numerosi anche se sempre seguendo percorsi personalizzati.

Percorsi personalizzati

Ogni sessione prevede la partecipazione di un bambino per volta così da garantire il massimo livello di attenzione e le minori distrazioni possibili. Il laboratorio si svolge nella sala immersiva del MACHO, il Museo di Arte Contemporanea Horcynus Orca promosso dalla Fondazione Horcynus Orca, all’interno della quale i bimbi possono muoversi, toccare le pareti come se fossero lo schermo di un tablet e veder comparire delle immagini.

Il “Protocollo di Attivazione Visiva”

E infatti proprio mettere a punto un progetto di ricerca finalizzato a potenziare e rafforzare l’attenzione visiva nei bambini con disturbo dello spettro autistico è l’obiettivo che ha visto i ricercatori dell’IRIB-CNR impegnati nello sviluppo del “Protocollo di Attivazione Visiva”: una serie di test che hanno finalmente preso il via grazie alla possibilità di tornare a lavorare anche in presenza, pur con le dovute cautele e seguendo i protocolli specifici, dopo il lockdown pandemico.

Lo scenario immersivo inserito nella specifica sala del MACHO è strutturato come percorso graduale e prevede una sequenza di immagini distinte in categorie: frutta, animali, giocattoli, figure asimmetriche. Al termine del percorso si vedono volti, che presentano un maggior livello di complessità in quanto riconducibili a stimoli prettamente sociali. Le categorie proposte affrontano dunque mano a mano crescenti livelli di “difficoltà” per «valutare il potenziale di apprendimento in relazione alla categoria, in quanto ciascuno dei bimbi potrebbe mostrare più interesse per una piuttosto che un’altra», spiega la ricercatrice Chiara Failla.

Una gradualità a più livelli

Il percorso, spiega Failla «funziona così: partiamo dal primo livello che, per intenderci, è uno su tre. Il bambino vede nella categoria frutta, ad esempio, l’immagine di una mela posizionata in alto e tre frutti diversi (stimoli) posizionati sotto tra cui figura anche la mela. Il bambino deve comprendere, secondo l’attivazione di un processo di attenzione visiva, che quello in alto sarà lo stimolo target e dovrà individuare quello uguale toccando la figura corrispondente in basso. Nel momento in cui rispondono positivamente c’è un rinforzo sociale e visivo e questo è un tassello importantissimo.  Il rinforzo, cioè una conseguenza positiva data dall’aver dato una risposta corretta, aumenta la probabilità che il bambino risponda correttamente anche alla domanda successiva».

«Si tratta di un percorso graduale» continua la ricercatrice «dentro ogni categoria ci sono dei livelli e il bambino sarà dunque gradualmente esposto a livelli con un ordine di difficoltà crescente. Se prima il bambino deve individuare dentro un set di tre stimoli un solo stimolo rispetto quello che è lo stimolo target, cioè lo stimolo di riferimento, arriverà all’ultimo livello di quella categoria in cui dovrà individuare dentro un set di dodici stimoli i quattro che corrispondono a quello target. L’attenzione in questo caso è più generalizzata e richiede anche un orientamento rispetto allo spazio, il voltarsi, ad esempio, da una parte piuttosto che un’altra poiché gli stimoli sono all’interno di un set più grande».

Reazioni positive

«La sala immersiva è sicuramente un plus e i bambini stanno reagendo in maniera assolutamente positiva, superando addirittura le nostre aspettative» conclude la dott.ssa Roberta Minutoli la dottoranda che, insieme a Chiara Failla, segue il processo.

 

Per saperne di più clicca qui.

 

Il progetto Ri-connettersi è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.

 

News

4 Agosto 2025

Gino Bertolami sindaco di Novara di Sicilia: «Fra Novara e le Fondazioni Messina e Horcynus Orca una collaborazione preziosa»

Il mio primo incontro con la Fondazione Messina, che allora portava ancora il nome di Fondazione di Comunità di Messina, risale al 2021. Fu grazie all’Associazione “I Borghi più belli

28 Luglio 2025

Ecco le Jurnate del Design all’ Horcynus Festival 2025. Ci sarete? Vi aspettiamo! Il programma

Da domani, 31 luglio fino al 2 agosto, le Jurnate del Design, a cura del – sbarcano all’Horcynus Festival 2025. Saranno t re giorni dedicati al design, alla progettazione ma anche

14 Luglio 2025

Dal 25 luglio all’11 agosto torna l’Horcynus Festival. All’insegna delle Eutopie

In un contesto globale sempre più caratterizzato da processi di mutamento climatico e da diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento che stanno ormai superando quella soglia di prossimità necessaria per

22 Maggio 2025

“Quello che resta”. Da domani a Palazzo Biscari in mostra permanente abiti e tessuti antichi “fra Oriente e Occidente”

Un antico vestito da sposa berbero, una tunica sacerdotale siriana, un mantello turkmeno, una tunica iraniana, un prezioso kimono giapponese. Sono solo alcuni dei sedici abiti tradizionali che da venerdi