Quale Europa? Tour siciliano di Fabrizio Barca per presentare il nuovo libro del Forum Diseguaglianze e Diversità. Il 14 maggio tappa a Messina

Da sabato 11 fino al 18 maggio, Fabrizio Barca, economista, ex ministro e oggi coordinatore del Forum Diseguaglianze e Diversità insieme ad Andrea Morniroli, sarà in tour per la Sicilia per presentare il nuovo libro del Forum DD, Quale Europa? (Donzelli Editore), curato da Elena Granaglia e Gloria Riva. Ad accompagnarlo il Fondatore della Fondazione Messina Gaetano Giunta.

L’11 Barca sarà a Palermo, allo Spazio Mediterraneo dei Cantieri Culturali della Zisa, il 12 a Salina; il 13 a Catania; il 14 a Messina, alla Feltrinelli; il 15 a Novara di Sicilia, il 16 a Ragusa e Modica; il 17 a Mirabella Imbaccari e Caltanissetta; il 18 a Paterno.

Per calendario, luoghi e orari del tour: https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/quale-europa/#1711200441931-4bf4e6d3-d81a

 

Il Forum DD ha voluto essere presente nelle librerie con un libro dedicato all’Europa proprio alla luce delle prossime elezioni europee del 6-9 giugno, che saranno particolarmente determinanti per i nuovi assetti europei e per il tipo di Europa che ne verrà fuori.

Il volume si trova in tutte le librerie, fisiche e virtuali.

 

Per i messinesi, l’appuntamento è per martedì 14 alle 18 alla libreria Feltrinelli 

Si legge sul sito del Forum DD (https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/quale-europa/#perche):

«Tra il 6 e il 9 giugno in tutta Europa le urne saranno aperte per eleggere il nuovo Parlamento europeo. I partiti scaldano i motori: scelgono nomi, avanzano candidature, pensano tattiche. E i programmi? Il vento del nazionalismo e la diffusa resistenza a credere e battersi per una vera alternativa in quasi tutti i paesi membri rischiano di condurre a proposte di scarso respiro, timide nell’affrontare le sfide della doppia transizione, digitale e ambientale; ambigue, al meglio, nei confronti dei migranti; inadeguate a contrastare il nuovo disordine mondiale, le guerre e anche le tante ingiustizie ereditate.

La strada da prendere per noi non è quella dell’indifferenza o dell’opposizione all’Ue. L’Unione europea può essere una risorsa preziosa per i destini del mondo, ancor più in questa fase di crescente disordine mondiale e di crescenti rischi per la pace. Non serve, però, una «Unione qualunque». Si sfidano oggi, e continueranno a sfidarsi dopo le elezioni, tre idee diverse di Europaquella che ha governato gli ultimi cinque anni, che, pur compiendo passi in avanti in campo digitale, ambientale e di autonoma capacità di investimento, resta profondamente segnata dalla cultura neoliberistaquella conservatrice-autoritaria, che al neoliberismo cerca di affiancare nazionalismo e corporativismo, giocando «sociale» contro «ambientale», «noi» contro «loro»; e, poi, una terza idea, quella di un’Europa di giustizia sociale e ambientale e di pace. Quest’ultima è l’aspirazione del ForumDD.

Abbiamo quindi deciso con questo volume, curato da Elena Granaglia e Gloria Riva e che raccoglie i contributi di numerosi autori e autrici interni o vicini al ForumDD, di scendere in campo. Non è una discesa nell’arena elettorale. È l’offerta di alcuni tratti dell’Unione europea che servirebbe alla giustizia sociale e ambientale, un contributo informativo e di confronto, un metro per giudicare – prima e dopo le elezioni – programmi, partiti, candidature ed eletti, una bussola per il monitoraggio civico delle azioni che l’Unione realizzerà nella prossima legislatura, che porteremo in giro per l’Italia con presentazioni e dibattiti.

L’Unione auspicata in questo libro è un luogo di promozione del welfare universale, non penalizzato dall’austerità; dove la conoscenza e i dati siano accessibili e a disposizione delle comunità; dove la trasformazione ecologica sia accelerata nell’interesse prima di tutto dei più vulnerabili per realizzare un modo più giusto di vita e di lavoro e dove politiche pubbliche e governo siano democratizzati. Un’Europa che prenda consapevolezza del proprio ruolo fondamentale nei processi migratori e che agisca come costruttore di cooperazione e pace». 

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