Ponte sullo Stretto, Gaetano Giunta, presidente di Fondazione Messina:«Quella della Corte dei Conti una bocciatura prevedibile»
«La bocciatura della Corte dei Conti sugli impegni di oltre 13 miliardi che il governo ha configurato per la realizzazione del Ponte sullo Stretto erano ampiamente prevedibili», sottolinea Gaetano Giunta, presidente della Fondazione Messina.
«La Corte ha riscontrato che la documentazione presentata è insufficiente e, in taluni casi, errata. Per esempio, ha opportunamente giudicato non chiara la quantificazione dei costi. Sono state, fra l’altro, rilevate discrepanze tra l’importo stimato e il quadro economico approvato».
In realtà continua Giunta «da qualunque punto di vista si analizzi il modello economico-trasportistico che sta alla base del progetto Ponte, esso si manifesta come un fallimento annunciato. Le ipotesi e le previsioni proposte dai progettisti sono qualitativamente e quantitativamente errate: l’evoluzione del sistema trasportistico fra Sicilia e Continente da anni sta evolvendo verso geometrie multinodali e multimodali, non a caso i passaggi dallo Stretto diminuiscono sistematicamente; le stime di aumento del PIL delle Regioni Meridionali che giustificherebbero l’incremento di fabbisogno di trasporto di persone e merci sono assolutamente irrealistiche. Sia nello scenario pessimistico e ancor di più in quello ottimistico le stime sono a dir poco risibili».
Conclude poi il Presidente della Fondazione Messina «In assenza di sostenibilità economica ci si chiede quali giustificazioni possa avere un’infrastruttura il cui cantiere, per altro di dubbia fattibilità tecnica, genererà rilevantissimi e negativi impatti sociali, sulla salute e ambientali. Il Ponte sullo Stretto è inutile e dannoso – conclude Giunta – Sono ben altre le cose che servono alla Sicilia e al Paese».
