A Lipari la mostra Incontri Mediterranei – Nord Ovest

Incontri Mediterranei - Nordo Ovest
Dopo la stagione dedicata, lo scorso anno,  alla mostra “Di terra e acqua” e grazie alla collaborazione con la Fondazione Frax di Valencia il 5 maggio, si inaugura la mostra  mostra Incontri Mediterranei – Nord-Ovest, aperta dal 5 maggio al 15 ottobre 2012 presso le Terme di San Calogero, Lipari (ME). Tale evento prosegue l’indagine sui linguaggi artistici mediterranei avviata dalla Fondazione Horcynus Orca già nel 2004 con l’esposizione Strictu Sensu e proseguita nel corso degli anni in una nutrita serie di rassegne, di conferenze e di incontri dedicati in special modo alla riva sud e al mondo arabo.
Quest’anno, per la prima volta, l’attenzione si rivolge alla Spagna, paese di importanza assoluta nel mondo delle arti e della cultura, da cui provengono i tre grandi artisti che la Fondazione Horcynus Orca è orgogliosa oggi di ospitare, fra i più rappresentativi interpreti della ricerca plastica della Comunidad Valenciana. La loro presenza a Lipari è stata resa possibile dalla partecipazione e dal sostegno organizzativo della Fundación Cultural Frax de la Comunitat Valenciana di L’Alfàs del Pi (Alicante, España). Si tratta di Ramon de Soto Arandiga, uno dei più importanti scultori spagnoli contemporanei, interprete sottile e profondo di quella linea astratta  che in Spagna vanta una tradizione ininterrotta in tutto il secolo e comprende figure celebrate in tutto il mondo come Julio González o Jorge  Oteiza; de Soto, nel tempo, ha creato veri e propri paesaggi plastici intensamente poetici, “luoghi” in cui la cultura orientale del silenzio e della meditazione incontra la pratica occidentale della costruzione di spazi artificiali. Un’atmosfera non troppo dissimile caratterizza anche il lavoro di Vicente Barón Linares, che raccoglie intorno a forme in apparenza pure e assolute una serie di implicazioni sociali e culturali riferite alla città contemporanea e all’alienazione del nostro tempo; invece Natividad Navalón ha sperimentato lungamente la pratica dell’installazione e del mixed media, costruendo uno straordinario repertorio di idee, invenzioni ed immagini dedicate alla posizione femminile, esplorata tanto nelle sue componenti archetipiche e culturali quanto nei suoi aspetti emozionali ed esistenziali.
Completano la mostra un Omaggio ad Anselmo Francesconi, grande scultore italiano attivo dagli anni Quaranta sino al 2004, anno della sua scomparsa; allievo di Marino Marini, Anselmo è autore di una straordinaria serie di opere ispirate dalle rocce laviche dell’amatissima Panarea, l’isola delle Eolie che era stato fra i primissimi a “scoprire” negli anni Cinquanta, tornandovi poi per tutta la vita e facendone il luogo ideale per il lavoro, il contatto con la natura e la semplice gioia di esistere. Questi lavori, in bronzo e su carta, vengono esposti per la prima volta in Sicilia.
Infine, la rassegna ospita una serie di opere recenti dell’artista milanese Agostino Ferrari, allievo di Lucio Fontana e fra i maestri dell’astrazione italiana, presente con una grande mostra monografica l’anno scorso alla Fundación Cultural Frax. In questa occasione, Ferrari presenta una decina di dipinti recenti e una grande tela intitolata Segni d’incontro realizzata pochi mesi fa in collaborazione con una ventina di giovani artisti tunisini.
La mostra è curata da Martina Corgnati, storica dell’arte, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia Albertina di Torino, membro del Comitato Scientifico e responsabile del settore Arti Visive della Fondazione Horcynus Orca.

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