Dal 3 al 6 dicembre è ancora Horcynus Fest
È dedicata a Cuba e all’evoluzione internazionale della Fondazione di Comunità di Messina la sessione autunnale dell’Horcynus Festival 2016 “Isole – Non isole”, in programma da sabato 3 dicembre al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro fino a martedì 6 dicembre all’ex hotel Miramare di Reggio Calabria. Ci interrogheremo, come sempre attraverso il peculiare angolo di lettura offerto dalle arti performative, sulla fase storica che sta vivendo Cuba, in piena transizione dopo il voto dell’Onu a sostegno del superamento dell’embargo e la recentissima morte di Fidel Castro.
«L’Horcynus Festival 2016 – sottolinea il direttore artistico Massimo Barilla – è uno degli eventi storicizzati finanziati quest’anno dalla Regione Calabria. Mentre finora abbiamo lavorato prevalentemente sul Mediterraneo, adesso ci apriamo al mondo, coinvolgendo Cuba e la Fábrica de Arte Cubano, a cui ci accomuna una consonanza di filosofia e approcci che nasce dalla scelta di analizzare molteplici linguaggi artistici, di concentrarci sugli scambi tra arti e culture diverse. Il dialogo con Cuba sarà stabile, non sarà legato esclusivamente a questo momento storico di transizione per l’isola, di cui riteniamo fondamentale discutere».
«Il programma culturale dell’Horcynus Festival 2016 contribuisce a costruire una relazione organica e strutturale con Cuba – aggiunge il segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina Gaetano Giunta – che anticipa la trasformazione della Fondazione e di tutto il Distretto Sociale Evoluto, di cui la Fondazione Horcynus Orca fa parte. La Fondazione di Comunità di Messina si sta, infatti, trasformando nella Fondazione delle comunità delle periferie del mondo per sperimentare, oltre che nell’area dello Stretto, anche in altre parti del sud del mondo, a partire da Cuba e dal nord del Brasile, nuovi paradigmi di sviluppo economico e umano che declinano il bisogno irrisolto di libertà, eguaglianza, giustizia e rispetto degli ecosistemi di cui ha sete l’intero pianeta».
IL PROGRAMMA
Sabato al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro sarà presentato il nuovo archivio visivo di cinematografia e video arte cubana acquisito dalla Fondazione Horcynus Orca, con la partecipazione di Maysel Bello Cruz responsabile della comunicazione della Fabrica de Arte Cubano, che ha curato la selezione delle opere. Durante la serata saranno proiettati i cortometraggi El homicida dello stesso Bello Cruz e Patria Blanca di Leandro Javier de La Rosa. Durante l’intera giornata l’accesso al MACHO – Museo d’Arte Contemporanea Horcynus Orca e alla sala immersiva sarà gratuito.
L’incontro sarà anche l’occasione per annunciare alle istituzioni e alla stampa l’evoluzione della Fondazione di Comunità di Messina che diventerà la Fondazione delle Comunità delle Periferie del Mondo. A fianco di importanti istituzioni internazionali, a partire dal 2017, promuoverà programmi di sviluppo umano non solo sul nostro territorio, ma anche in altri contesti dei sud del mondo.
Sulla sponda reggina, grande spazio è dedicato all’impatto educativo, con incontri riservati a docenti e studenti, in collaborazione con l’Università degli Studi Mediterranea, l’Università per Stranieri, l’Accademia di Belle Arti e il Liceo Scientifico “Alessandro Volta”. Lunedì pomeriggio, alle ore 17.00, al Dipartimento di Giurisprudenza, aula D1, il festival incontra gli studenti e i docenti dei dipartimenti di Architettura e Giurisprudenza dell’Università Mediterranea, da sempre partner attivo della Fondazione Horcynus Orca e membro del comitato scientifico. Il dibattito con gli studenti sulla transizione cubana sarà preceduto dalla proiezione dei cortometraggi “El Homicida” di Maysel Bello Crus e “Patria Blanca” di Leandro Javier de la Rosa, nonché dall’intervento dello stesso Bello Cruz.
Due cortometraggi saranno proiettati per gli studenti, mentre il film cubano “Caballos” di Fabián Suárez sarà al centro della serata di martedì 6 dicembre, a partire dalle 20.30, al Miramare, in cui il Festival si chiuderà con l’evento pubblico aperto alla città all’insegna delle contaminazioni tra le arti, lo Stretto e i Caraibi. In apertura il reading teatrale “Nei mari dello Scill’e Cariddi”, tratto da “Horcynus Orca” di Stefano D’Arrigo, con Massimo Barilla, Irene Polimeni, Ylenia Zindato. Musiche dal vivo di Faisal Taher (voce) e Giacomo Farina (percussioni). A seguire, la proiezione del film e il dibattito con Maysel Bello Cruz. Infine la presentazione della sala immersiva interattiva, che sarà inaugurata a fine mese al Castello Ruffo di Scilla.