Dal 6 al 10 ottobre a Parma il Cantiereducare per riflettere sulle emergenze educative contemporanee

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L’educare non si insegna, semmai si apprende, procedendo per aggiunte e sottrazioni, lavorando insieme su pilastri e rifiniture, infissi e fondamenta. Come se fosse un’area perennemente in costruzione ma che aspira a diventare abbastanza solida e accogliente da ospitare l’umanità intera. Nasce da questa suggestione il CantierEducare, evento organizzato dal 6 al 10 ottobre al Teatro Due di Parma dalla LUdE – Libera Università dell’Educare, di concerto con la Fondazione Cariparma e in collaborazione con Ecos-Med, Gruppo Abele, Fondazione di Comunità di Messina.

La manifestazione, unica nel suo genere in Italia, patrocinata dalla Regione Emilia Romagna, dall’Università e dal Comune di Parma, mette al centro della conversazione tra addetti ai lavori e pubblico l’educare, quell’attività di trasmissione di conoscenze, pratiche e valori di generazione in generazione che oggi appare in crisi. Il tema conduttore del CE è l’Estraneità, ambito di stringente attualità in cui il ruolo esercitato, o che può essere esercitato, dall’educazione è fondamentale.

Il CantierEducare si candida all’impresa di costruire occasioni di racconto e riflessione, favorire il dialogo tra i diversi saperi, intercettare le emergenze educative contemporanee affinché professionisti, organizzazioni e politiche possano ipotizzare strategie e soluzioni.

Al CE dialogheranno su alcune delle declinazioni contemporanee del tema quasi 40 esperti, tra cui il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Ministro di Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini, il fondatore di Libera don Luigi Ciotti, il sociologo della criminalità organizzata Nando Dalla Chiesa e il pedagogista Franco Cambi. Ad affiancarli, rappresentanti istituzionali, formatori, docenti universitari, sociologi, etnografi, psicologi ed educatori, chiamati in causa per esplorare da ogni possibile angolazione i focus intorno a cui ruoteranno le sessioni portanti del CE: inclusione ed esclusione urbana, con particolare riferimento ai margini educativi in prigione e negli ex Opg (7 ottobre mattino); lavoro ed economia tra formazione e alienazione (7 ottobre pomeriggio); scuola, università ed educazioni in affanno (8 ottobre mattina); mondi giovanili (8 ottobre pomeriggio); radicamento e sradicamento (9 ottobre mattina); prospettive per un’educazione civile (9 ottobre pomeriggio e sera); educazione intima (10 ottobre, mattina e pomeriggio).

Ciascuna sessione portante si aprirà con un laboratorio formativo gratuito destinato a professionisti del settore educazione e culminerà in conversazioni pubbliche che restituiranno alla platea le proposte educative emerse. Eventi collaterali a cura delle associazioni parmensi, poi, “dissemineranno” il Cantiere in città.

“Da tempo cercavamo un’occasione per riuscire a mettere al centro della conversazione pubblica l’evento educativo”, sottolinea il responsabile della LUdE Mario Schermi. “La difficoltà dell’incontro, la babele dei linguaggi, gli orizzonti sempre più individualizzati, minano nel profondo le possibilità dei transiti e delle rigenerazioni di generazione in generazione. L’educare, come il resto, appare in crisi. Occorre capire, confrontarsi, intendersi, dialogando sulle principali questioni educative”.

Aggiornamenti, approfondimenti e tutti i dettagli su www.ludeducare.it

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