L’Horcynus Festival ospita Miradas Cruzadas, esposizione di 5 artisti italiani e spagnoli
Dal 19 novembre all’8 dicembre al MACHO. La mostra fa parte del progetto “La Cultura è Capitale”, promosso dall’Ambasciata di Spagna in Italia e dalla Fondazione CON IL SUD
Martedì 19 novembre alle ore 18:00 al MACHO – Museo d’Arte Contemporanea Horcynus Orca, si inaugura Miradas Cruzadas / Sguardi incrociati, esposizione temporanea di opere di cinque artisti italiani e spagnoli: due fotografi, l’italiano Piero Pompili e lo spagnolo Aitor Lara, e tre ceramisti, gli italiani Riccardo Monachesi e Sabino De Nichilo, e lo spagnolo José Luis Seara.
La mostra, curata da Andrea Iezzi e visitabile fino al prossimo 8 dicembre (orari d’aperetura 10:00 – 13:00/15:00 – 17:00), è inserita nella cornice dell’Horcynus Festival “Metamorfosi”, che per l’edizione 2019 ha scelto la Spagna come paese ospite, e fa parte del progetto “La Cultura è Capitale”, promosso dall’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, in collaborazione con la Fondazione CON IL SUD e in partnership con la Fondazione Horcynus Orca e la Fondazione di Comunità di Messina. Il percorso espositivo gioca sul tema della specularità. Vengono poste in dialogo le diverse sensibilità degli artisti, il loro essere spagnoli o italiani. Il discorso è più palese nel caso dei fotografi, in quanto si presenta il lavoro di Lara realizzato a Napoli, e quello di Pompili sul porto di Vigo. Nel caso dei ceramisti il confronto è giocato su sfumature, giochi di temi e di forme.
All’evento inaugurale intervengono l’Ambasciatore di Spagna in Italia, Alfonso Dastis, il Consigliere culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, Ion de la Riva Guzmán de Frutos, il Rettore dell’Università degli Studi di Messina Salvatore Cuzzocrea, il Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina Gaetano Giunta, il curatore Andrea Iezzi e gli artisti in mostra. L’inaugurazione si concluderà con un evento di musica contemporanea e immagini, con musiche originali di Luigi Polimeni (pianoforte e theremin), accompagnato da Giacomo Farina (percussioni e organetto) e dal lavoro in video di Alberto Valtellina sul programma di riqualificazione urbana Capacity.
Il progetto “La Cultura è Capitale” è costruito intorno a mostre, dibattiti, performance, festival, per suscitare una riflessione sull’idea di Europa e utilizzare la cultura come strumento di coesione sociale e sviluppo della società. Ha previsto appuntamenti in 4 città del Sud d’Italia: oltre Messina, anche Napoli, Matera e Roma. Gli appuntamenti messinesi segnano la prosecuzione di un rapporto con la Spagna, paese ospite di Metamorfosi, edizione 2019 dell’Horcynus Festival, che già a luglio ha ospitato una rassegna di cinema spagnolo e il concerto di Basteiro-Bertolí.
“Le arti visive, il cinema, la letteratura, le estetiche in generale – spiega Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina – sono, fra i saperi umani, quelli più capaci di anticipare visioni, desideri, bisogni e speranze. Per questa ragione, la bellezza deve essere correlata a ogni necessario processo di rigenerazione urbana e sociale, a ogni Metamorfosi del pensiero e delle pratiche economiche, dei paradigmi tecnologici, della conoscenza. Convinti di ciò consideriamo fecondo e generativo l’incontro fra i percorsi di ricerca e strutturali della Fondazione di Comunità e della Fondazione Horcynus Orca con quelli promossi dall’Ambasciata di Spagna in collaborazione con la Fondazione con il SUD nell’ambito del programma ‘La cultura è Capitale’. Trovo profetico – conclude Gaetano Giunta – che un Paese non promuova narcisisticamente i propri artisti, ma partecipi a un progetto di rigenerazione sociale”.
“La nostra collaborazione con il Festival Horcynus Orca è una scelta strategica – aggiunge Ion de la Riva Guzmán de Frutos, Consigliere culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia – motivata ovviamente dalle relazioni che legano da secoli la Spagna con la Sicilia. A questi antichi motivi, si aggiungono ragioni attuali. L’Ambasciata ha infatti scelto due specifici poli di intervento per i propri eventi culturali: oltre ai Cantieri Culturali della Zisa a Palermo, la Fondazione Horcynus Orca. Abbiamo cominciato quest’anno portando a Messina il meglio della nostra produzione cinematografica, musica e arte contemporanea. L’obiettivo è costruire un sistema duraturo di scambi e sguardi incrociati tra artisti spagnoli e artisti siciliani ed italiani”.