Un dolore immenso, l’indignazione e poi la speranza di una nuova Primavera. Da qui nasce il Distretto Sociale Evoluto

Un dolore immenso, l’indignazione e poi la speranza di una nuova Primavera. Da qui nasce il Distretto Sociale Evoluto

Con una carica composta da tritolo, RDX e nitrato d’ammonio con potenza pari a 500 kg di tritolo, per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone, gli attentatori eversivo-mafiosi fecero esplodere un tratto dell’autostrada A29, alle ore 17:57 del 23 maggio 1992, mentre vi transitava sopra il corteo della scorta con a bordo il giudice, la moglie e gli agenti di Polizia, sistemati in tre Fiat Croma blindate. Oltre al giudice, morirono altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vi furono 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza”.

Domenica 19 luglio 1992, all’altezza del numero civico 21 di via Mariano D’Amelio a Palermo esplode una bomba in cui persero la vita il magistrato siciliano Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto fu l’agente Antonino Vullo, che al momento dell’esplosione stava parcheggiando una delle auto della scorta.

1992, si chiude drammaticamente un periodo storico della nostra terra, aperto il 1° maggio 1947 con la strage di Portella della Ginestra. Quarantacinque anni, scanditi da morti violente a volte apparentemente incomprensibili, in cui la democrazia, l’economia e perfino la giustizia hanno vissuto una strutturale condizione di collusiva contiguità, di controllo e di subalternità, all’ombra degli equilibri mondiali polarizzati in due grandi blocchi politico-militari.

Dal dolore collettivo e dall’indignazione profonda che la strage di Capaci e, due mesi dopo, quella di via d’Amelio hanno suscitato nel popolo siciliano, nasce, in un contesto internazionale profondamente mutato dopo il crollo del muro di Berlino, un periodo speciale della nostra Sicilia, una primavera, durante la quale la Storia, seppur scandita da episodi violenti, sembrava aprire una speranza nuova, che in tanti, davvero in tanti, in modo più o meno consapevole, hanno saputo cogliere e interpretare.

Il compositivo di persone e organizzazioni che oggi chiamiamo Distretto Sociale Evoluto ha le sue radici proprio in quell’indignazione e in quella speranza di bellezza e di liberazione.

News

4 Agosto 2025

Gino Bertolami sindaco di Novara di Sicilia: «Fra Novara e le Fondazioni Messina e Horcynus Orca una collaborazione preziosa»

Il mio primo incontro con la Fondazione Messina, che allora portava ancora il nome di Fondazione di Comunità di Messina, risale al 2021. Fu grazie all’Associazione “I Borghi più belli

28 Luglio 2025

Ecco le Jurnate del Design all’ Horcynus Festival 2025. Ci sarete? Vi aspettiamo! Il programma

Da domani, 31 luglio fino al 2 agosto, le Jurnate del Design, a cura del – sbarcano all’Horcynus Festival 2025. Saranno t re giorni dedicati al design, alla progettazione ma anche

14 Luglio 2025

Dal 25 luglio all’11 agosto torna l’Horcynus Festival. All’insegna delle Eutopie

In un contesto globale sempre più caratterizzato da processi di mutamento climatico e da diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento che stanno ormai superando quella soglia di prossimità necessaria per

22 Maggio 2025

“Quello che resta”. Da domani a Palazzo Biscari in mostra permanente abiti e tessuti antichi “fra Oriente e Occidente”

Un antico vestito da sposa berbero, una tunica sacerdotale siriana, un mantello turkmeno, una tunica iraniana, un prezioso kimono giapponese. Sono solo alcuni dei sedici abiti tradizionali che da venerdi