Horcynus Festival 2019, Spagna paese ospite, ecco gli appuntamenti fino a settembre (all’interno il programma)
Dal 30 maggio alla fine di settembre 2019, tra Messina e Mirabella Imbaccari (CT), cinema, musica, teatro, arte contemporanea, tre summer school e seminari tematici animano Metamorfosi, l’edizione 2019 dell’Horcynus Festival, organizzato come sempre della Fondazione Horcynus Orca e della Fondazione di Comunità di Messina, quest’anno in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna in Italia – la Spagna è il paese ospite del Festival 2019 – e la Fondazione con il SUD.
Il calendario di appuntamenti si è aperto, nell’ambito dell’Horcynus Social Festival, con la proiezione del film Primula Rossa, diretto da Franco Jannuzzi e prodotto dalla Fondazione di Comunità di Messina e da alcuni membri del Distretto Sociale Evoluto: la Fondazione Horcynus Orca ed Ecos-Med. La produzione è stata supportata da Radical Plans ed ha visto la collaborazione della Fondazione Con il Sud, di Manachuma, di Talento dinamico e di Ecosmedia che cura la distribuzione.
I prossimi appuntamenti sono in programma dal 21 luglio, al Parco Horcynus Orca. In apertura, alle 19.30, Sfrimma – le poesie di Enzo Mancuso (Mesogea 2019) , con Massimo Barilla, Carlo Guarrera, Enzo e Lorenzo Mancuso, in collaborazione con SabirFest. Il 25 luglio, alle 21.00, il Parco ospita il reading poetico-teatrale Parole in battere e levare, di e con Massimo Barilla, piano ed effetti Luigi Polimeni, a cura di Mana Chuma Teatro. La sezione teatrale “MigrAzioni tra terra e mare”, ospita anche F-Aìda, reading teatrale con Salvatore Arena e Massimo Barilla, musiche originali dal vivo di Luigi Polimeni, a cura di Mana Chuma Teatro (3 agosto, ore 21.15 e a Mirabella Imbaccari il 7 agosto alle ore 21.00) e, per l’intera giornata del 4 agosto, la prima assoluta del Progetto speciale Trilogia Santa Samantha vs – sciagura in tre mosse, con il testo e la regia di Rosario Palazzolo (scene di Luca Mannino, musiche originali di Francesco Di Fiore, luci di Alice Colla, assistente alla regia Angelo Grasso): alle 19.30 Lo Zompo, con Rosario Palazzolo, alle 21.15 Mari/age con Alessio Barone, Delia Calò, Chiara Italiano, Viviana Lombardo, Sabrina Petyx, alle 22.30 La veglia, con Filippo Luna. L’appuntamento con la trilogia è preceduto dalla presentazione del libro Santa Samantha vs di Rosario Palazzolo (Glifo edizioni). Intervengono Filippa Ilardo e Rosario Palazzolo. Coda teatrale il 25 settembre, con lo spettacolo di Pablo Fidalgo Lareo, con Juan Lorente.
Il 25 luglio, alle 21.45, per la sezione “Musica Nomade” Basteiro-Bertolí in concerto (guest Giancarlo Parisi). Nella stessa sezione, anche Metamorfosi – Concerto acustico di musica contemporanea e immagini (musiche di Luigi Polimeni), in programma l’1 agosto alle 21.00.
“Arcipelaghi della visione”, sezione cinematografica del Festival, inizia il 26 luglio, con la proiezione di corti della serie A ciascuno il suo cinema (Chacun son cinéma), che aprirà anche le serate del 29, 30 e 31 luglio. Il 27 luglio, alle 22.45, è in programma la proiezione del film Il flauto magico di Piazza Vittorio. Il regista Mario Torto incontra il pubblico prima della proiezione. Il giorno successivo, alle 22.45, la proiezione di Primula Rossa. Il film Sofia, di Meryem Benm’Barek, sarà in visione l’1 agosto alle 22.30. Il 2 agosto, alle 21, Styx, di Wolfang Fischer e a seguire Corpi di Malgorzata Szumowska. Il 3 agosto, alle 22.15, la proiezione del film Dall’altra parte, di Zrinko Ogresta. Il programma di cinema dell’Horcynus Festival si sposta a Mirabella Imbaccari (CT), nella corte interna di Palazzo Biscari, con i film Segreti di Stato, di Paolo Benvenuti (6 agosto, ore 21.00, sarà presente il regista) e Primula Rossa (7 agosto, ore 22.00).
Arricchisce la sezione cinematografica dell’edizione 2019 il Festival del cine español, che si apre il 26 luglio alle 21.10 con il film Las Distancias, della regista Elena Trapè che incontrerà il pubblico al termine della proiezione. A seguire: La noche que mi madre mata mi padre, di Inés Paris (27 luglio, ore 21.00); Muchos Hijos un mono y un castillo, di Gustavo Salmerón (28 luglio, ore 21.00, a seguire l’incontro con il regista); A cambio de nada, di Daniel Guzman (29 luglio, ore 21.10); Carmen Y Lola, di Arantxa Echevarría (30 luglio, ore 21.10); El Olivo, di Icíar Bollaín (31 luglio, ore 21.10).
Palazzo Biscari di Mirabella Imbaccari ospita l’8 agosto, alle 21.00, la Performance Musicale e documentaristica sui saperi del pizzo a tombolo. A seguire, la proiezione di Storici scorci di Mirabella Imbaccari, dalle origini ai nostri giorni di Pino Zaccaria.
A settembre sono in programma, nuovamente a Messina, l’Horcynus Edu e l’Horcynus Lab Festival. La sezione Educational, che ha il compito di massimizzare sul territorio messinese l’impatto sociale ed educativo degli esiti del lavoro di ricerca della Fondazione di Comunità e della Fondazione Horcynus Orca, dal 16 al 29 settembre ospita la Scuola del documentario di impegno civile a cura di Paolo Benvenuti e Federico Vitella, in collaborazione con il Dipartimento Cospecs dell’Università di Messina.
L’Horcynus Lab, l’articolazione del Festival che ha l’obiettivo di costruire, a partire dalla Sicilia e da Messina, cooperazioni strategiche per promuovere e condividere policy di trasformazione e di sviluppo umano sostenibile, esperienze, pratiche, paradigmi e prototipi tecnologici, sociali ed economici esplicitamente orientati a sperimentare processi di trasformazione e metamorfosi in diversi territori della sponda sud del Mediterraneo e in altre aree del sud del mondo, si apre il 24 settembre con la consegna del Premio Horcynus Orca a Filippo Giorgi, già componente dell’IPCC, il panel intergovernativo che nel 2007 ha vinto il Nobel per la pace e il seminario “L’uomo e la farfalla. Scenari globali e cambiamento climatico”. Dal 25 al 27 settembre, il Parco Horcynus Orca ospita la II edizione del seminario internazionale della Scuola Euro-Mediterranea di economia etica, bellezza e pace (SEMER), ancora incentrato sul tema dei mutamenti climatici e sulle conseguenze socio-economiche di questi mutamenti, incluso il fenomeno delle migrazioni.
Con questo tema si intreccia anche la sezione “Punteggiature di Arte Contemporanea” del Festival, curata da Martina Corgnati, che il 24 settembre si apre con l’inaugurazione di un’installazione di Giovanna Giachetti, ospitata dal Museo d’Arte Contemporanea Horcynus Orca. Dal 25 al 28 settembre, in programma una serie di seminari con ospiti internazionali (Raffaella Spagna, Andrea Caretto, Anne de Carbuccia, Ananda Banerjee, Massimo Spadoni, Begoña Zubero Apodaca): incontri con artisti che – tramite performance, laboratori o lezioni frontali e proiezioni tematiche – presenteranno il proprio lavoro, che nasce in contesti molto diversi, sui temi del paesaggio e della valorizzazione ambientale attraverso l’arte.