Chi Siamo Copia

La Fondazione di Comunità di Messina è un Ente non profit che ha sviluppato in Sicilia un ampio cluster di economia sociale, il Distretto Sociale Evoluto.

Il Distretto Sociale Evoluto persegue obiettivi di giustizia sociale e di sviluppo umano, economico e  sociale sostenibile. Per questo progetta, sperimenta, promuove nuovi approcci e paradigmi socioeconomici nell’ambito dei quali le persone più fragili e comunque escluse dalle policy di sviluppo tradizionali possono realizzare in pieno i propri diritti di cittadinanza.

Un po’ di storia

Nel 1992, dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio, in Sicilia nacque un movimento popolare nonviolento di ribellione contro la criminalità organizzata e contro quel legame esistente fra pezzi della politica e dello Stato e la mafia strutturatosi sin dallo sbarco delle truppe alleate nel 1942.

In quel periodo, il gruppo di persone che ha avviato il processo da cui alcuni anni dopo nascerà la Fondazione di Comunità di Messina ha assunto ruoli importanti di leadership e di responsabilità nei movimenti civici che hanno caratterizzato la “primavera siciliana”.

Il processo che porterà alla creazione della Fondazione di Comunità nasce proprio dal desiderio, e insieme dal bisogno, di fare evolvere un’esperienza di liberazione che allora non aveva ancora a disposizione paradigmi teorici maturi per sperimentare pratiche economico-sociali capaci di andare oltre gli “algoritmi” di perfetto egoismo tipici del pensiero economico dominante, le cui basi antropologiche sono fin troppo contigue con quelle delle organizzazioni criminali.

Oltre la filantropia tradizionale

Da questa ricerca collettiva di “bellezza” e “liberazione” nel 1998 nasce Ecos-Med, il Centro studi cooperativo, che negli anni successivi genererà i primi sistemi socio-economici che poi nel 2010 daranno vita alla Fondazione di Comunità di Messina – Distretto Sociale Evoluto.

Le dinamiche delle comunità locali e dei territori sono caotiche, nel senso scientifico del termine: una fluttuazione generativa può, in determinate condizioni, far divergere il corso della storia di comunità locali modificando trend negativi, che sembrano ineluttabili.

Il senso dell’agire della Fondazione di Comunità di Messina è proprio attivare sui territori di riferimento iniziative sistemiche, durature, di livello internazionale che possano costituire l’evento permanente attorno a cui ripensare elementi di sviluppo del territorio.

Il contesto “estremo” che stiamo vivendo e che vivremo nei prossimi decenni impone l’urgente necessità che l’umanità generi da sé stessa una vera e propria metamorfosi, sviluppando un nuovo umanesimo delle relazioni e approcci paradigmatici che tengano conto del concetto di “limite”.

Una strategia operativa capace di tentare processi di metamorfosi deve necessariamente prevedere la trasformazione:

  • del paradigma economico-sociale;
  • del sistema della conoscenza;
  • dei modelli energetici;
  • dei modelli di governance locali e globali.

A tale proposito la Fondazione di Comunità di Messina ha scelto di superare la logica della filantropia tradizionale e nasce con l’obiettivo esplicito di promuovere giustizia sociale e sviluppo economico ed umano nei territori in cui opera.

La mission

La Fondazione di Comunità di Messina nasce per elaborare, promuovere e sperimentare nuovi approcci economico-sociali pazienti, maschili e femminili, che lottano le mafie, nei quali gli esclusi dallo sviluppo trovano cittadinanza, capaci di andare oltre quel pensiero unico che ha progressivamente allontanato il nostro Paese dai principi costituzionali di eguaglianza, libertà e rispetto della dignità di ogni essere umano.

La principale finalità statutaria della Fondazione è dunque promuovere sviluppo umano sostenibile, favorendo la creazione di interconnessioni feconde fra sistema di welfare, sistema culturale, sistema produttivo, programmi di ricerca e di trasferimento tecnologico finalizzati al potenziamento dell’economia sociale e solidale, azioni mirate all’attrazione di talenti creativi e scientifici, programmi complessi di rigenerazione urbana e di riqualificazione dei beni comuni e alla valorizzazione delle social capabilities dei territori.

Più specificatamente sta sperimentando paradigmi economici capaci di porre quali vincoli esterni alla logica di massimizzazione del profitto la progressiva espansione delle libertà sostanziali delle persone più fragili, la costruzione di capitale e coesione sociale, la sostenibilità ambientale e lo svelamento e creazione di “bellezza”.

L’approccio delle “Capacitazioni”

Da un punto di vista strategico-funzionale la Fondazione opera ispirandosi esplicitamente al capability approach, promuovendo in modo correlato, fra l’altro:

  • la creazione di sistemi urbani e socio economici di qualità capaci di generare alternative sui funzionamenti umani legati all’abitare, al reddito/lavoro, alla socialità e alla conoscenza e quindi fecondi per sostenere una espansione della sfera dell’immaginario, dei desideri, delle aspettative e della percezione dei luoghi sociali, dei beni comuni e dei contesti;
  • lo sviluppo di progetti personalizzati e comunitari di mediazione socio-cognitiva, che facilitino la possibilità che persone in situazione di forte deprivazione materiale e culturale possano cogliere, riconoscere e valorizzare le nuove opportunità scegliendo quelle più funzionali ad un loro progressivo benessere.

La sua operatività è oggi considerata altamente innovativa, tanto che essa è considerata uno dei casi studio più interessanti d’Europa:

  1. dalla principale Rete Europea di Città e Regioni per l’Economia Sociale REVES;
  2. dalla Federazione Europea delle Banche Etiche FEBEA, che l’ha selezionata per “L’Atlante delle buone pratiche continentali” realizzato per conto della Conferenza Economica e Sociale della Commissione Europea;
  3. dall’archivio sulla generatività in Italia, denominato Genius Loci, curato dalla Fondazione Sturzo, in collaborazione con la rivista specializzata Vita;
  4. dall’OCSE, nell’ambito del programma LEED.

La Kip International School (Conoscenza, Innovazione, Politiche e Pratiche Territoriali per gli Obiettivi di Lotta alla Povertà della Piattaforma del Millennio delle Nazioni Unite), ha riconosciuto la Fondazione quale esperienza matura di sviluppo territoriale integrato e quale luogo di ricerca e produzione di nuovi strumenti di conoscenza e d’azione. Per questa ragione la scuola internazionale ha incorporato la Fondazione di Comunità di Messina quale parte della propria rete mondiale di strutture di ricerca e formazione.

The Global Alliance for Banking on Values, ha scelto la Fondazione, unica storia italiana, tra le 23 segnalate in tutto il mondo per il livello di innovazione sociale e di efficacia nel promuovere sviluppo umano.

La Fondazione di Comunità di Messina è inoltre socia di Foundations Platform F20. Si tratta di una rete di oltre 60 fondazioni e organizzazioni filantropiche di diverse parti del mondo, che richiedono un’azione congiunta e transnazionale verso lo sviluppo sostenibile, insieme a esempi di trasformazione positiva per fornire percorsi verso soluzioni delle sfide più urgenti di oggi: cambiamento climatico e una transizione giusta verso uno sviluppo sostenibile, basato sulle energie rinnovabili. L’F20 vuole essere parte della soluzione e costruisce ponti tra la società civile, il settore economico e finanziario, i gruppi di riflessione e la politica, all’interno dei paesi del G20, tra loro e oltre. La Fondazione di Comunità di Messina è fra i pochissimi soggetti non profit soci di Foundations Platform F20.

 

I primi 10 anni di vita.  Gli impatti, in breve

Fra le cose che la Fondazione ha realizzato da quando è nata:

  • è stata sostenuta e finanziata la fase di start up di circa 120 imprese (400 posti di lavoro creati o consolidati di cui quasi 100 relativi a persone altamente svantaggiate);
  • sono state accompagnate oltre 700 persone con progetti personalizzati, a partire dagli ex internati dell’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto e dalle circa 650 persone coinvolte nei programmi di riqualificazione urbana di Messina (aree coinvolte: Fondo Saccà e Fondo Fucile nell’ambito del programma Capacity);
  • è stata coordinata e finanziata la rifunzionalizzazione di sette aree di rilevante valore storico, architettonico e/o naturalistico, abbandonate o strappate al controllo delle mafie, attorno a cui sono nati cluster socio-economici generativi di alternative sulle principali aree dei funzionamenti umani per le fasce più deboli della popolazione.
  • La Fondazione ha inoltre co-fondato, assieme a partner nazionali e internazionali, alcuni strumenti strategici che forniscono ulteriore supporto specialistico allo sviluppo delle proprie politiche sui territori della Fondazione, operando comunque su una dimensione più generale e nazionale. Le principali sono: Solidarity & Energy S.p.A., una Energy Service Company (ESCo) registrata come impresa sociale e impegnata nella fornitura di soluzioni energetiche (progettazione, installazione, gestione e manutenzione di impianti fotovoltaici; interventi di efficientamento dell’illuminazione industriale e pubblica; creazione di comunità energetiche; etc.) con un approccio fortemente sociale: il suo profitto è destinato al finanziamento di progetti di sviluppo sociale nelle aree in cui fornisce i propri servizi. La MECC S.C., società cooperativa di microcredito registrata come impresa sociale. Attraverso i suoi servizi l’istituzione sostiene il rafforzamento e lo sviluppo di: nuove imprese dell’economia sociale; posti di lavoro a lungo termine; inclusione sociale ed economica di persone svantaggiate; reti di economia sociale. SEFEA IMPACT SGR S.p.A., società dedicata al lancio e gestione di fondi d’investimento chiusi che adottano un approccio di impact investing, ovverosia realizzano esclusivamente investimenti che generino impatti sociali e ambientali positivi per la comunità. Infine, sono stati sviluppati molti programmi culturali e contro la povertà educativa minorile e varie forme di trasferimento tecnologico.

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