CAPACITY, la liberazione di Fondo Saccà

Dopo più di cento anni dal Grande Terremoto del 1908, la baraccopoli di Fondo Saccà è oggi in corso di demolizione e le 70 famiglie che l’abitavano hanno potuto scegliere una casa, e molte di esse acquistarla. 70 famiglie e oltre 200 persone liberate da una condizione di degrado urbano estremo, fra amianto e cemento, da condizioni insalubri e da un destino obbligato di fragilità sociale.

Ora tutte e duecento vivono altrove, in una casa scelta dislocata in zone diverse della città. Perché, fra le tante cose inedite e straordinarie, il modello di riqualificazione urbana incarnato dal programma Capacity, di cui è capofila il Comune di Messina e la Fondazione Me.S.S.In.A. è co-ideatore, partner strategico, tecnico e cofinanziatore, evita la riproduzione di quartieri ghetto e la costruzione di nuovo cemento

Qui come è stata finora e come sta diventando e diventerà Fondo Saccà liberata: giardini,  aree verdi, installazioni artistiche e un piccolo condominio ecologico con abitazioni che verranno assegnate a famiglie provenienti da altre baraccopoli della città.

E ci sono anche i prototipi di casette ecosostenibili che la Fondazione ha già  realizzato con fondi propri nella prima parte – liberata negli anni scorsi – di Fondo Saccà e dove oggi c’è il Centro-Socioeducativo “Il Giardino delle Zagare” e piccole abitazioni destinate a uso sociale.

Prototipi costruiti con le tecnologie più avanzate all’insegna della sostenibilità ambientale: sistemi costruttivi in paglia pressata e legno, impianti fotovoltaici collegati a sistemi di mutualizzazione dell’energia, riciclo delle acque grigie per alimentare le aree verdi che circondano il condominio, sistemi sperimentali di domotica per la tutela della salute e per il risparmio energetico, sistemi di monitoraggio ambientale.

Fondò Saccà sta cambiando volto e verrà presto restituita alla città: riqualificata secondo principi di sostenibilità ecologica, ambientale e urbana. E bella.