Giocattoli in bioplastica altamente sostenibile, il cantiere è aperto

In occasione del workshop “Giochi e materie future”, dal 15 al 17 giugno saranno a Messina alcuni fra i grandi player del mercato del gioco e del giocattolo, per immaginare possibili cantieri di sperimentazione di bioplastiche altamente sostenibili nel campo del Kids & Toy design. Saranno presenti, fra gli altri, Quercetti, Hape Toys, Italtrike, Intertek e Ravensburger.

Nel corso del workshop saranno presentati i primi risultati della ricerca sulla produzione di bioplastiche dalla lavorazione delle trebbie di scarto della birra del Birrificio Messina (workers buyout di successo promosso dalla Fondazione di Comunità di Messina) e della sansa dell’olio. Una ricerca coordinata dalla Fondazione di Comunità di Messina in collaborazione con Ecos-Med, Crossing s.r.l., spin-off del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell’Università di Venezia e con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina. I risultati sono incoraggianti: i test meccanici, fisico-chimici e di stampaggio a iniezione dimostrano che il materiale è di qualità e adatto a diverse possibili applicazioni. I nuovi biomateriali, ottenuti a prezzi altamente competitivi rispetto all’attuale mercato della bio-plastica, potrebbero contribuire positivamente alla transizione ecologica dei territori.

Ma non solo. Il workshop servirà anche ad immaginare insieme quali scenari futuri si prospettano per possibili impieghi delle nuove bioplastiche nel settore del giocattolo. Quest’ultimo è un ambito particolarmente sensibile perché i giochi invecchiano velocemente e vengono accantonati per diventare molto presto rifiuto, per lo più di plastica, per finire, spesso, direttamente nella raccolta indifferenziata.

Parteciperanno ai lavori alcuni dei top player dell’industria nazionale (Quercetti, Hape Toys, Italtrike, Intertek) e internazionale (Ravensburger) del giocattolo: una delegazione interessata a portare un approccio più sostenibile all’interno delle grandi case produttrici di giochi e giocattoli.

Ma anche il settore florovivaistico ha mostrato interesse in quanto caratterizzato, al pari del settore dei giochi, da un ampio utilizzo di materiali plastici. Saranno quindi presenti il Distretto Florovivaistico di Pistoia, il più importante a livello nazionale, e il comitato promotore della nascente Fondazione di Comunità Pistoiese.

Fitto il programma del workshop (qui in allegato), che comprende anche una visita al nascente “polo olivettiano” di Roccavaldina (Me). Nell’ex area artigianale di questo paese in provincia di Messina, la Fondazione ed Ecos-Med stanno infatti trasformando tre capannoni in un polo ispirato ai principi olivettiani. I gusci esterni saranno riqualificati attraverso un intervento di landart, mentre il polo nel suo complesso ospiterà: un centro di ricerca e formazione sui bio-materiali, una FabLab, e la prima fabbrica produttiva dei nuovi biomateriali. Inoltre, il polo olivettiano sarà il principale nodo di una comunità energetica solidale che coinvolgerà tutto il borgo.

La cooperativa sociale Ecosmed, grazie a un cofinanziamento della Fondazione di Comunità di Messina, della Fondazione Con il Sud, e dell’Ufficio Iniziative per il Sociale di Banca Intesa, sta implementando la prima filiera di produzione, in una logica di economia pre- e re-distributiva: saranno favoriti inserimenti lavorativi di persone con fragilità di salute, sociali e ambientali e gli utili dell’iniziativa saranno ri-destinati a finanziare azioni di ricerca sulla transizione ecologica e programmi di contrasto della povertà educativa. La ricerca scientifico-tecnologica nei primi anni, negli anni di start up della fabbrica e del meccanismo economico, sarà prevalentemente sostenuta dai fondi europei del programma LIFE.

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