La Transizione Energetica
Innovare per promuovere una transizione dei paradigmi energetici per la Fondazione Me.S.S.In.A. è una priorità. Una parte consistente del proprio patrimonio è stato, infatti, investito nella creazione di un Parco diffuso di energie rinnovabili ricco di prototipi, seppur reso economicamente efficiente dall’utilizzo prevalente di tecnologie mature.
Alla Fondazione appartiene il brevetto del fotovoltaico di terza generazione, realizzato in collaborazione con l’Istituto IPCF-CNR e capace di produrre energia da coloranti artificiali e organici, ricavati per esempio da materiali agricoli di scarto.
La Fondazione Me.S.S.In.A. ha sostenuto la ricerca sviluppata, sotto l’egida dell’Agenzia delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO), dalla Fondazione Horcynus Orca in collaborazione con l’Istituto IAMC-CNR, tipizzando il primo prototipo al mondo allacciato alla rete elettrica nazionale, capace di produrre energia dalle correnti marine.
Di particolare interesse sono le sperimentazioni condotte nel campo delle comunità energetiche solidali. Ci si riferisce, in particolare, alla sperimentazione di microreti finalizzate al contrasto della povertà energetica attraverso processi di stoccaggio e di mutualizzazione dell’energia secondo algoritmi sociali. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con l’Istituto ITAE-CNR ed è stato citato nel Country Report 2019 dello “Smart Grids Innovation Challenge” relativamente all’iniziativa internazionale Mission Innovation.
Sempre nell’ottica del contrasto alla povertà energetica si sono sperimentati sistemi domotici, basati su reti di monitoraggio ambientale, per l’efficientamento energetico e per la salute di tipo prototipale, basati su tecnologie embedded. Tali sistemi sono stati implementati in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina e il suo spin off, SmartMe.
La rilevazione e poi l’analisi dei dati è finalizzata a supportare un disegno di ricerca costruito dentro paradigmi di “metabolismo urbano” e sviluppato in collaborazione con il Building Technology Program, Department of Architecture – Massachussetts Institute of Technology.