LIFE RESTART

Reuse of bEer SpenT grAin
foR bioplasTics

Italian United Kingdom

LIFE RESTART è un progetto close-to-market (C2M) cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma LIFE (LIFE21-ENV-IT-LIFE RESTART/101074314).

Rappresenta il primo esempio di riciclo delle trebbie di birra (BSG) per la produzione di bioplastiche green, di alta qualità, biodegradabili, riciclabili e dai costi competitivi: un’alternativa ecologica alla plastica a base fossile non biodegradabile.

 

GLI OBIETTIVI:

LIFE RESTART porterà a produrre su scala semi-industriale le nuove bioplastiche e a realizzare con esse alcuni prototipi di manufatti biodegradabili di interesse per il mercato.

Inquadrandosi in una prospettiva di economia sociale, il progetto segue un approccio community-based con un modello di business che consentirà l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e la generazione di risorse economiche da investire in azioni per lo sviluppo sostenibile di Roccavaldina, il Comune rurale in provincia di Messina (Sicilia, Italia) che ospita il polo per la produzione di bioplastiche.

Sul lato ambientale il progetto mira, fra l’altro:

  •  al recupero e al riutilizzo del 75% delle trebbie di birra per la produzione dei nuovi biopolimeri;
  • a riutilizzare il 75% delle acque reflue dei birrifici tramite la pre-essiccazione del BSG;
  • a ridurre del 15% il consumo di polimeri a base fossile (FbP) che i partner già utilizzano per la produzione di packaging;
  • a ridurre del 35% il consumo di biopolimeri vergini e la domanda di risorse naturali pure nella produzione delle nuove bioplastiche.

Sul lato sociale punta:

  •  a generare 7 nuovi posti di lavoro, green e qualificati (2 dei quali per persone che versano in una situazione di svantaggio socio-economico);
  • a produrre un solido business plan e un relativo modello di social business, replicabile, per lo sviluppo sostenibile del territorio e della comunità locale, rafforzandone la resilienza di fronte al cambiamento climatico. A tale proposito sarà redatto uno specifico Piano di Benessere Comunitario.

Entro tre anni dopo la fine del progetto si prevede inoltre la realizzazione in UE di almeno altri 4 impianti di produzione delle nuove bioplastiche e la possibilità di creare fino a 35 nuovi posti di lavoro attraverso la promozione della replicabilità del processo LIFE RESTART in altri territori oltre quello siciliano in cui sarà inizialmente implementato.

 

IL CONTESTO:

Le trebbie di birra rappresentano l’85% del totale dei sottoprodotti derivanti dalla produzione della birra: per ogni ettolitro ne vengono prodotte oltre 20 kg e, ogni anno in Europa, si producono oltre 6,4 milioni di tonnellate di BSG. Gestire tutti questi rifiuti rappresenta un problema cruciale per le industrie sia dal punto di vista ecologico che economico.

La maggior parte dei birrifici ha adottato soluzioni di smaltimento sulla base delle proprie possibilità finanziarie e geografiche, privilegiando quella della consegna (quasi gratuita) agli allevatori per l’alimentazione del bestiame. Questo commercio genera un rendimento minimo e inoltre l’impiego delle trebbie come mangime per animali sta diventando sempre meno popolare a causa dei potenziali rischi sanitari. Tutto ciò rende lo smaltimento in discarica l’alternativa primaria: un prezioso sottoprodotto si trasforma così in rifiuto con elevati costi di gestione e impatto ambientale.

LIFE RESTART mira a trasformare le trebbie da scarto in opportunità: da prodotto a basso/zero valore a fattore di produzione per biopolimeri di qualità, green, biodegradabili, riciclabili e di interesse industriale.

 

IL PARTENARIATO:

  • la Fondazione di Comunità di Messina, oggi Fondazione Me.S.S.In.A., che coordina il progetto e che nella città dello Stretto guida il Distretto Sociale Evoluto, un cluster di economia sociale;
  • EcosMed Società Cooperativa Sociale, principale attuatore delle policy della Fondazione, che si occupa di progetti di sviluppo locale sostenibile e di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, che gestirà l’impianto pilota di Roccavaldina;
  • l’Università degli Studi di Messina, il cui Dipartimento di Ingegneria ha importanti competenze nelle scienze dei materiali e nella lavorazione dei polimeri;
  • Crossing, spin-off del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell’Università di Venezia, esperto in sostenibilità e chimica green per la valorizzazione dei rifiuti agricoli;
  • il Birrificio Messina, che produce birra ed è nato da un’operazione di acquisizione dei lavoratori supportata dalla Fondazione Me.S.S.In.A. diventando, a livello nazionale, un workers buyout di successo;
  • Giardineria Italiana, società cooperativa del Gruppo Mati 1909. Nasce nel 1999 da un progetto di Andrea Mati, a Pistoia, capitale europea del verde con oltre 150 anni di tradizione, per offrire giardinieri appassionati e competenti per la cura e la manutenzione di qualità di qualsiasi tipo di spazio verde, sia esso un terrazzo, un piccolo giardino o un grande parco. Giardineria Italiana è una cooperativa sociale che partecipa anche a progetti di recupero di persone in situazioni di marginalità attraverso un’attività di formazione nei vivai di produzione.
  • Bibetech, azienda produttrice di imballaggi in plastica.

Diversi stakeholder (produttori e utilizzatori finali di plastica, etc) hanno aderito al progetto per sostenerne lo sviluppo e la trasferibilità della tecnologia ad altri settori e mercati.

 

LE ATTIVITÀ DI LIFE RESTART:

  • ricerca e sviluppo connesse al recupero e alla trasformazione delle trebbie di birra nonché alla realizzazione su scala pilota di nuove bioplastiche ecosostenibili e di alta qualità;
  • produzione delle nuove bioplastiche su scala semi-industriale;
  • produzione di prototipi di manufatti (contenitori alimentari, capsule da caffè, vasi, etc.) pronti per il mercato;
  • progettazione e implementazione di un modello di business replicabile basato sui principi dell’economia sociale per la gestione dell’impianto pilota della produzione di bioplastiche di Roccavaldina (ME) e per un’equa crescita della comunità locale;
  • studi di fattibilità per valutare il possibile utilizzo delle nuove bioplastiche per ulteriori prodotti rispetto a quelli previsti e la trasferibilità della tecnologia LIFE RESTART ad altri scarti di filiere agroalimentari.

 

  • Durata: 01/10/2022 – 31/12/2025 (39 mesi)
  • Budget totale: 2,95 milioni di euro (finanziato al 60% dall’Unione Europea)

 

Cofinanziato dall'Unione Europea. I giudizi e le opinioni espresse sono tuttavia quelle dell'autore o degli autori e non riflettono necessariamente quelle dell'Unione Europea o di CINEA. Né l'Unione Europea né l'ente concedente possono essere ritenuti responsabili per essi.

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