Il ruolo strategico dei partner, la centralità degli stakeholder

Reuse of bEer SpenT grAin
foR bioplasTics

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Per realizzare LIFE RESTART è in campo una rete di partner di eccellenza caratterizzati da know-how specifici: un ente di ricerca, l’Università degli Studi di Messina con il Dipartimento di Ingegneria; tre aziende, Crossing S.R.L., spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; il Birrificio Messina, società cooperativa e Bibetech S.p.A; due attori dell’economia sociale, EcosMed e Fondazione Me.S.S.In.A, che coordina il progetto.

Ricerca e sviluppo

L’Università degli Studi di Messina con il suo Dipartimento di Ingegneria, specializzato in ingegneria dei materiali, chimica industriale, sostenibilità e protezione ambientale, si occuperà, nell’ambito della produzione delle nuove bioplastiche, di sviluppare la formulazione di diversi mix di biopolimeri mediante estrusione e di studiarne la riciclabilità, grazie anche allo sviluppo e di un piccolo impianto pilota. In questo lavoro sarà affiancato da Crossing S.R.L., innovativo spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia esperto in sostenibilità e chimica green per la valorizzazione dei rifiuti agricoli e l’implementazione di tecnologie sostenibili per bioplastiche eco-compatibili. L’attività di Crossing si concentrerà in particolare sulla caratterizzazione chimico-fisica dei nuovi biomateriali e sulle prove di biodegradabilità dei polimeri. Oltre a essere di supporto nella fase della scalabilità industriale e alle attività di divulgazione e disseminazione, Crossing verificherà poi la fattibilità di protocolli di estrazione green di principi attivi ad alto valore presenti nelle trebbie per il settore farmaceutico, cosmetico e nutraceutico.

Trebbie, pre-essiccazione e manufatti finali

Il Birrificio Messina, workers buyout di successo “incubato” dalla Fondazione Me.S.S.In.A., con la sua importante esperienza e competenza è diventato una best practice a livello nazionale. Nell’ambito del progetto fornirà le trebbie e attiverà un impianto pilota semi-industriale per la pre-essiccazione delle stesse e la purificazione dell’acqua, riducendo in tal modo spese e impatti del trasporto. Potrà così anche recuperare e riutilizzare acqua, aumentando le sue performance ambientali e contenendo i costi di produzione.

Giardineria Italiana, società cooperativa del Gruppo Mati 1909, nasce nel 1999 da un progetto di Andrea Mati, a Pistoia, capitale europea del verde con oltre 150 anni di tradizione, per offrire giardinieri appassionati e competenti per la cura e la manutenzione di qualità di qualsiasi tipo di spazio verde, sia esso un terrazzo, un piccolo giardino o un grande parco. Giardineria Italiana è una cooperativa sociale che partecipa anche a progetti di recupero di persone in situazioni di marginalità attraverso un’attività di formazione nei vivai di produzione. È subentrata nell’agosto 2024 a Bibetech S.p.A., azienda produttrice di imballaggi in plastica.

Coordinamento del progetto e sviluppo della Fabbrica Zero

Per quanto riguarda gli attori dell’economia sociale, troviamo EcosMed, società cooperativa sociale che punta a promuovere lo sviluppo umano sostenibile dei territori. Tra i fondatori della Fondazione Me.S.S.In.A. e principale ente attuatore delle sue policy, si occuperà di implementare l’innovazione tecnologica nonché della gestione e sviluppo della “Fabbrica Zero”, il polo di produzione delle nuove bioplastiche a Roccavaldina, in provincia di Messina. Lavorerà inoltre per massimizzare gli impatti sociali e ambientali di LIFE RESTART, a partire dalla selezione dei soggetti in condizione di svantaggio da integrare nella filiera produttiva.

L’intero progetto è coordinato dalla Fondazione Me.S.S.In.A che nella città dello Stretto guida il Distretto Sociale Evoluto, un importante cluster di economia sociale riconosciuto dalla Commissione Europea come Cluster di Innovazione Sociale e Ambientale.

La Fondazione è un Ente Filantropico che persegue la giustizia sociale e lavora per un’economia sostenibile progettando, sperimentando e promuovendo nuovi approcci e paradigmi socioeconomici nei quali le persone escluse dalle politiche di sviluppo tradizionali ri-conquistano un pieno diritto di cittadinanza. Grazie alla sua esperienza nell’incubazione d’impresa e alle sue reti, supporterà EcosMed nel lancio e nella gestione del nuovo impianto produttivo. Coordinerà inoltre le attività di scale up, il processo di analisi di impatto ambientale e relative certificazioni e metterà in campo le azioni di replicabilità e di trasferibilità previste dal progetto.

Ma in LIFE RESTART hanno un ruolo centrale anche gli stakeholder. Produttori di imballaggi, di giocattoli, di birra e altri attori si sono mostrati interessati ai processi e ai risultati che verranno conseguiti.  In diversi di essi, infatti, vi hanno aderito per sostenerne lo sviluppo e la trasferibilità della tecnologia ad altri settori e mercati anche al termine della progettazione.

 

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9 Febbraio 2023

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Economia circolare, ricerca e innovazione, sviluppo sostenibile sia sul piano ambientale, sia sul piano sociale. A partire da quello di comunità. Sono queste le linee di fondo di LIFE RESTART, Reuse of bEer SpenT grAin foR bioplasTics, progetto cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del LIFE Programme for Environment and Climate Action ...

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